Vinci
“Il paese di Vinci si compone di due torri e di un mucchio di case che gli si serrano addosso. Una delle Torri è moderna e l’altra antica. Le case appartenenti al vecchio Vinci rammentano quale doveva esserne in passato il carattere e le moderne assomigliano a tutte le case moderne“.
Così appariva il paese di Vinci a Gustavo Uzielli nel 1872, anno della famosa Gita a Vinci, fatta assieme al pittore Telemaco Signorini, alla ricerca delle origini di Leonardo.
Vinci è situata sulle pendici del Montalbano, immersa nella verde campagna toscana, tra vigne ed oliveti, che ogni anno ci deliziano con i loro frutti. L’incantevole paesaggio collinare è a mezza via tra le province di Firenze e Pistoia, a breve distanza dalle maggiori città d’arte della regione.
Il Castello dei Conti Guidi si erge nel centro storico. Il nucleo originario, composto dall’alta torre e dai due successivi corpi a est e a nord, con attorno un recinto murato, è ben conservato, e il centro storico mantiene l’originario impianto a ellisse.
Gli ambienti all’interno del castello ospitano il Museo Leonardiano, dedicato alle macchine del Genio. Qui sono esposti oltre 60 modelli di macchine, ognuno dei quali presentato con precisi riferimenti ai disegni e alle annotazioni manoscritte di Leonardo: dalle macchine militari e strumenti di uso scientifico, alle macchine per il movimento nell’aria, nell’acqua e sulla terra, fino agli esperimenti di ottica fisica.
Nella Piazza Guido Masi (primo sindaco di Vinci dopo il fascismo), retrostante l’ingresso del Castello, si trova la scultura di Mario Ceroli, L’Uomo di Vinci, del 1987, che decodifica e rappresenta tridimensionalmente l’immagine de L’Uomo Vitruviano di Leonardo. La piazza si affaccia sulle tipiche colline vinciane, dove gli olivi predominano nel paesaggio.
A pochi passi di distanza, Piazza dei Guidi, riconfigurata nel 2006 su progetto di Mimmo Paladino, che ha dato vita ad un’inedita ed autonoma scenografia in linea con la figura artistica e scientifica del Genio, introduce al percorso museale dedicato a Leonardo. Qui si trova la Palazzina Uzielli dove si trovano la biglietteria e le sezioni delle macchine da cantiere, delle macchine della manifattura tessile e degli orologi meccanici.
Passando attraverso le suggestive forme geometriche della Piazza, con il particolare del poliedro stellato, si giunge in prossimità della chiesa di Santa Croce. In una delle sue cappelle si conserva e si continua ancor oggi ad utilizzare un antico fonte al quale, stando alla tradizione, ricevé il battesimo lo stesso Leonardo da Vinci. Proprio attorno a questo piccolo battistero vi è il ciclo scultoreo di Cecco Bonanotte, artista di fama internazionale, dedicato alla Storia della Salvezza.
A pochi metri di distanza, a metà di quello che i vinciani chiamano “il lastrico”, vi è la Biblioteca Leonardiana, centro di documentazione specializzato che possiede la riproduzione in facsimile di tutti i manoscritti e disegni di Leonardo, oltre a tutte le edizioni a stampa delle sue opere.
La Biblioteca ha realizzato anche l’archivio digitale denominato e-Leo che contiene oltre seimila pagine di manoscritti e disegni di Leonardo consultabili gratuitamente.
Uscendo giù per il lastrico si arriva alla centrale Piazza Leonardo da Vinci, ma prima, sulla destra, in Via Montalbano, si trova l’Ufficio Turistico comunale, dove è possibile avere informazioni anche sulle strutture ricettive e sugli eventi in programma.
Proseguendo per Via Roma si raggiunge Piazza della Libertà dove è installato il Cavallo di Leonardo, opera della scultrice Nina Akamu, risalente al 1997. La scultura è stata donata alla città di Vinci dalla Leonardo da Vinci’s Horse Foundation e si ispira al progetto incompiuto di Leonardo per il monumento equestre dedicato a Francesco Sforza.
Il Santuario della Santissima Annunziata si trova nel centro del crocevia delle strade per Empoli e Cerreto Guidi. All’iterno è conservato il pregevole dipinto con l’Annunciazione attribuito a Fra’ Paolino da Pistoia, databile intorno al 1525.
Ripercorrendo a ritroso il percorso, passando esternamente, per Via Giuseppe Rossi, possiamo ammirare, questa volta dal basso, lo spettacoloso scenario degli olivi adagiati sulla collina detta Poggio di Marradino. Alzando lo sguardo, sulla sinistra, la scultura de L’Uomo di Vinci e la torre del Castello coprono perfettamente la visuale, unendo moderno e antico.
Alla fine della strada, prima di immettersi sulla via che conduce ad Anchiano, vi è la Pinetina della Doccia, dove un tempo scorreva il rio in uscita all’omonimo mulino e ora si trova il Fiume della Pace, progettato dai ragazzi delle scuole elementari e medie di Vinci e realizzato nel 2004.
La casa natale di Leonardo, ad Anchiano, circa 2 Km a nord di Vinci, è raggiungibile attraverso una strada panoramica lungo la quale si trova la Villa del Ferrale, antico possedimento dei Conti Masetti da Bagnano, e che fu la dimora temporanea di Uzielli e Signorini nella loro “Gita a Vinci” ricordata sopra. La Villa del Ferrale ospita la “Mostra Impossibile” così denominata perché offre la possibilità davvero unica di ammirare tutti assieme i capolavori di Leonardo, riprodotti in scala reale e con tecnologia digitale, compresa l’emozionante Ultima Cena, che occupa un intero salone della Villa. Per chi voglia immergersi nella natura della campagna toscana, Anchiano è anche raggiungibile tramite un agevole sentiero denominato Strada Verde, che si snoda tra gli splendidi oliveti che circondano Vinci.
Dalla casa natale di Leonardo ad Anchiano, dove il genio nacque il 15 Aprile 1452, partono diversi sentieri che risalgono il versante meridionale del Montalbano, un’area di grande pregio paesaggistico e ambientale. Uno di tale sentieri conduce a Faltognano e al suo Leccio monumentale, sul piazzale antistante la piccola Chiesa di Santa Maria Assunta, dal quale si gode un panorama incomparabile di tutto il Valdarno Inferiore, Il Padule di Fucecchio e la Valdinievole (il paesaggio del primo disegno autografo di Leonardo conservato agli Uffizi e che nel 2019 sarà esposto a Vinci). Un altro risale la Vallebuia o Forra di Balenaia, lungo la quale si trovano diversi resti di antichi molini, e conduce a Sant’Amato ed alla sua antica e deliziosa Chiesa di San Pietro. Ma tutti i dintorni di Vinci sono costellati da importanti emergenze paesaggistiche, storiche e architettoniche, dal bosco secolare di Pietramarina e l’antico Ospedale di Sant’Alluccio, sul crinale del Montalbano, alla vetusta (X secolo) Pieve di san Giovanni Battista a Sant’Ansano in Greti, al piccolo borgo di San Pantaleo, luogo dove visse la madre di Leonardo, Caterina, alle tante Ville patrizie (Villa Martelli a Vinci, Villa Alessandri a Petroio, Villa degli Inglesi a Calappiano, Villa Fucini a Dianella, in quest’ultima visse lo scrittore Renato Fucini).